Francesco Savina ed altri
Vera per pozzo, 1634
Marmo
130x470x470 cm
Bibliografia :
Francesco Amendolagine, a cura di, "San Domenico in Taormina", Venezia, 1999, p. 90
Stato di conservazione. Supporto: 60% (fratture)
Stato di conservazione. Superficie: 60% (danni da agenti atmosferici, notevole perdita di materiale del bordo)
130x470x470 cm
Bibliografia :
Francesco Amendolagine, a cura di, "San Domenico in Taormina", Venezia, 1999, p. 90
Stato di conservazione. Supporto: 60% (fratture)
Stato di conservazione. Superficie: 60% (danni da agenti atmosferici, notevole perdita di materiale del bordo)
La vera da pozzo è stata attribuita, nelle ricerche svolte dalla Soprintendenza di Messina, a Francesco Savina con maestranze siciliane. Certo, la data - 1634 - precisa puntualmente la creazione di questa vera nel periodo di maggiore fortuna del barocco insulare.
Ad integrazione delle note conservative sopra riportate, redatte nel 2015, nei sopralluoghi svolti nel luglio e ottobre 2021 sono stati osservati diversi interventi: la rimozione della flora aderente; la pulitura delle superfici con acqua distillata, carbonato d’ammonio e D.T.A in impacchi di polpa di carta giapponese; lo smontaggio struttura metallica; la rimozione dei conci dell’anello e il risanamento strutturale e la ricollocazione con giunture in fibra di vetro; la stuccatura con pietra di Taormina macinata a diversa granulometria (0 e 00), calce idraulica Lafarge e sabbia; la ripresa pittorica a finto marmo; il consolidamento con Estel 1000 e idrorepellente Silo 111.
Le misure indicate in scheda sono approssimative in quanto comunicate dai magazzinieri di AMT ma non successivamente verificate.
Ad integrazione delle note conservative sopra riportate, redatte nel 2015, nei sopralluoghi svolti nel luglio e ottobre 2021 sono stati osservati diversi interventi: la rimozione della flora aderente; la pulitura delle superfici con acqua distillata, carbonato d’ammonio e D.T.A in impacchi di polpa di carta giapponese; lo smontaggio struttura metallica; la rimozione dei conci dell’anello e il risanamento strutturale e la ricollocazione con giunture in fibra di vetro; la stuccatura con pietra di Taormina macinata a diversa granulometria (0 e 00), calce idraulica Lafarge e sabbia; la ripresa pittorica a finto marmo; il consolidamento con Estel 1000 e idrorepellente Silo 111.
Le misure indicate in scheda sono approssimative in quanto comunicate dai magazzinieri di AMT ma non successivamente verificate.
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