Scuola siciliana. Fine del XVII – inizi del XVIII secolo
San Pancrazio vescovo di Taormina
Olio su tela
76,5x57,5 cm
Elementi distintivi:
sull'aureola si leggono le ultime lettere di una iscrizione, "TIUS"
Bibliografia :
Francesco Amendolagine, a cura di, "San Domenico in Taormina", Venezia, 1999, p. 138
Stato di conservazione. Supporto: 50% (rintelo, telaio sostituito)
Stato di conservazione. Superficie: 40% (amplissime ridipinture e ossidazioni; la scadente qualità del restauro ha reso anti-anatomiche alcune parti del corpo, per esempio le mani)
76,5x57,5 cm
Elementi distintivi:
sull'aureola si leggono le ultime lettere di una iscrizione, "TIUS"
Bibliografia :
Francesco Amendolagine, a cura di, "San Domenico in Taormina", Venezia, 1999, p. 138
Stato di conservazione. Supporto: 50% (rintelo, telaio sostituito)
Stato di conservazione. Superficie: 40% (amplissime ridipinture e ossidazioni; la scadente qualità del restauro ha reso anti-anatomiche alcune parti del corpo, per esempio le mani)
L'opera è stata attribuita, nelle ricerche svolte dalla Soprintendenza di Messina, ad un ignoto pittore siciliano, vissuto tra il XVII e il XVIII secolo. L'identificazione del soggetto con Pancrazio, vescovo di Taormina martirizzato novantenne nel 98 d.C., è basata sia sul riscontro iconografico sia sulla presenza delle lettere "TIUS", ipotizzate quale terminazione del nome del santo ("PANCRATIUS").
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